Importante azienda manifatturiera dell’Alta Valle, per potenziare la struttura tecnica e gestionale, ricerca un ingegnere da inserire all’interno del proprio plant industriale.
Si occuperà di progetti di miglioramento energetico dello stabilimento e supporterà la valutazione di nuovi investimenti volti al risparmio energetico.
Affiancherà il management focalizzandosi sulle tematiche legate agli impianti basandosi sulle più attuali normative e supporterà lo staff ingegneristico nelle attività quotidiane.
Ci si rivolge ad una figura in possesso di 2-3 anni di esperienza maturata in un contesto industriale strutturato.
Indispensabile la conoscenza della lingua inglese.
Lettera di presentazione
La lettera di presentazione (o di accompagnamento) è uno strumento importante tanto quanto il CV che integra; è quindi consigliata come elemento che anticipa il proprio curriculum.
Questa in genere richiama l’annuncio letto o presenta brevemente la specifica attuale situazione nel caso di autocandidatura.
In essa solitamente vengono solo accennati elementi relativi all’esperienza professionale e/o formativa mentre è consigliabile che contenga richiami mirati in merito alla motivazione oppure che mostri in breve sintesi il perché la mia figura ben corrisponde al profilo cercato dall’azienda.
Sfruttate quindi la lettera di presentazione per spiegare che voi credete in quella posizione, e che potrebbe realmente rappresentare la vostra giusta collocazione.
Cosa scrivere
Dal momento che anticipa il vostro CV, si deve evitare di scrivere al suo interno elementi già indicati; meglio fornire quindi informazioni aggiuntive e cercare di stimolare con essa l’interesse dell’interlocutore.
- È determinante nel creare la prima impressione che il selezionatore avrà del candidato e il suo impatto positivo o negativo finisce inevitabilmente per influire sulla lettura del curriculum.
- Una lettera di presentazione deve essere molto professionale, ben scritta, priva di errori ortografici.
- Il suo contenuto deve suggerire l’idea che il candidato possieda i requisiti per la posizione ricercata, sottolineando e dirigendo l’attenzione del selezionatore verso le abilità, capacità e conoscenze che il candidato ha dimostrato, ma soprattutto evidenziando la propria motivazione.
L’obiettivo della lettera di presentazione è quello di catturare l’attenzione del selezionatore con lo scopo di ottenere un colloquio; a tal proposito è bene che – dal momento che accompagna ed introduce in cv – sia meno schematica e più spontanea del curriculum.
Non deve mai essere uguale per tutti i destinatari, ma personalizzata con riferimenti a caratteristiche specifiche dell’azienda cui è indirizzata o alla posizione cui ci si candida.
Vuoi un aiuto per creare la tua?
Sul sito Europass l’editor per comporla nel modo più rispondente alle tue esigenze.
Il Curriculum
Il Curriculum vitae è un documento personale che raccoglie la sintesi delle esperienze formative e lavorative di chi si candida per una posizione lavorativa.
Rappresenta il biglietto da visita che permette di catturare l’attenzione dell’interlocutore e può aprire la strada al colloquio o alle successive fasi di selezione.
E’ quindi importante compilarlo in modo adeguato e il contenuto deve evidenziare la propria attitudine e idoneità a ricoprire il ruolo ricercato.
Caratteristiche salienti di un buon curriculum (CV) devono necessariamente essere:
- di facile lettura (deve permettere il reperimento delle informazioni salienti);
- sintetico;
- professionale (deve presentarsi come un documento ufficiale);
- esaustivo (deve contenere tutte le informazioni utili);
- mirato alla posizione lavorativa ricercata;
- efficace nell’evidenziare un particolare interesse;
- privo di errori grammaticali.
In molti casi il CV è uno strumento di autorappresentazione e quindi non è necessario utilizzare modelli prefissati: ciascuno, in base alla propria sensibilità crea il proprio.
Sebbene formato e schema del CV siano importanti, è bene ricordare di non esagerare con personalizzazioni grafiche particolari o evidenziando contenuti secondari rispetto a quanto realmente utile nell’evidenziare le caratteristiche salienti di chi si propone.
Tuttavia è consigliato l’utilizzo del modello europeo di curriculum – Europass Curriculum Vitae – in quanto fornisce utili indicazioni sia al candidato, che può servirsi di uno schema preconfezionato ove sono presenti tutte le informazioni che può fornire, sia perché fornisce una griglia di riferimento fruibile anche dal selezionatore sia italiano che estero.
Sul sito dell’Europass, iniziativa della Comunità Europea sulla formazione e il lavoro, si può scaricare il Curriculum Europeo oppure crearlo on-line, seguendo le istruzioni passo passo per ogni sezione da compilare.
La foto nel CV
Salvo il caso in cui è espressamente richiesto nell’annuncio, la scelta di inserire o meno la propria foto nel cv è una scelta personale ed autonoma. Quindi optare per una foto “giusta” è decisamente importante. Un consiglio: un bel primo piano recente in abbigliamento casual ma elegante ed un lieve sorriso è uno standard sempre bene accetto.
Assolutamente da evitare:
- foto di 10 anni prima;
- foto sfuocate o scattate da eccessiva distanze in cui non vi si riconosce;
- foto di gruppo scontornate o ritagliate;
- in atteggiamento o luogo “non appropriato” (da spiaggia, a feste, in palestra, ecc…);
- photoshoppate in cui non vi si riconosce.
Ultimo appunto: controllate che il file allegato non sia che di pochi Kb così da non appesantire l’intero cv (ci è capitato di ricevere cv di 15 Mb)
Colloquio di selezione
Vogliamo fornirvi alcuni utili suggerimenti su come effettuare un colloquio con una società di selezione (le indicazioni sono comunque valide anche nel caso di colloquio direttamente in azienda).
Ora che avete scritto e spedito il vostro CV non resta altro che aspettare la chiamata per affrontare il colloquio; se questa arriva significa che la vostra candidatura è stata giudicata interessante.
Eccovi alcune indicazioni, che speriamo vi possano essere utili per affrontare al meglio il colloquio.
Definizione di colloquio di selezione
Il colloquio di selezione è una discussione attiva fra il candidato ed il selezionatore. Il candidato interviene, fa domande, scambia punti di vista e mette in risalto le sue potenzialità. Abbiate ben presente l’obiettivo che è quello di fare emergere una reciproca convenienza a stabilire un rapporto di lavoro. Dovrete “vendere” le vostre capacità, ma anche valutare, sulla base di un insieme di requisiti e di obiettivi, le opportunità di carriera e, soprattutto, di crescita professionale che vi si propone. Non dimenticate che siete anche voi a dover valutare e scegliere.
Preparazione
Informatevi sulla società di selezione e sulla posizione a cui vi candidate: l’iniziativa in questo senso è sempre stata valutata positivamente e dimostra propositività, interesse e automotivazione. Preparatevi una buona autopresentazione: basta essere sinceri e limitarsi a raccontare le proprie esperienze formative e lavorative con naturalezza, senza esagerare e senza neanche sottovalutarvi troppo e puntando sull’intenzione di valorizzare tutto ciò che serve a farvi apparire adatto al lavoro in generale e a quello in particolare.
Arrivate puntuali, se non con qualche minuto d’anticipo. Accertatevi quindi della data, dell’ora e del luogo dell’incontro. Per quanto riguarda il modo di vestire vi si lascia al vostro senso dell’estetica, ricordandovi però che un abbigliamento ed un comportamento sobrio sicuramente sono graditi. (evitiamo abbigliamento “da spiaggia” o non in linea con il ruolo cui ci proponiamo.
Come comportarsi durante il colloquio
Portate con voi il vostro CV e dimostratevi sorridenti, abbiate la volontà di guardare negli occhi il vostro interlocutore, riflettete prima di rispondere e scandite bene le parole mantenendo un tono di voce controllato e colloquiale, indice di tranquillità. L’atteggiamento quando parlate non deve essere di chiusura, come neppure di estrema rilassatezza. Dimostratevi collaborativi ed esprimete interesse per il lavoro, chiedete informazioni dettagliate sulle mansioni, sulle prospettive professionali, senza affrontare subito l’aspetto economico.
Preparatevi a rispondere a svariate domande, soprattutto sulla vostra formazione scolastica e sulle vostre precedenti esperienze di lavoro. Domande come queste hanno risposta facile. Mentre è bene saper rispondere a questioni inerenti la sfera emotiva, creativa e cognitiva. Sono le domande più varie e anche quelle più temute.
Alcuni esempi: Qual è il vostro sogno nel cassetto? Come si vede tra 10/15 anni? Motivate la scelta dei vostri studi e/o delle vostre esperienze? Perché dovrebbe lavorare per la nostra azienda?
Consigli
Schematicamente vogliamo darvi alcuni suggerimenti.
Le cose da fare
- State calmi
- E’ d’obbligo arrivare puntuali
- Portate con voi copia del vostro curriculum
- Valorizzate tutte le esperienze di lavoro fatte, anche quelle senza regolare contratto di lavoro e quelle comprese nel campo dell’associazionismo e del volontariato
- Rispondete alle domande in modo chiaro e conciso
- Assumete un atteggiamento attivo, dinamico, ottimista e collaborativo
- Dimostrate interesse per il lavoro che vi viene proposto
- Chiedete informazioni dettagliate sulla mansione e sulle prospettive professionali
Le cose da non fare
- Non arrivate troppo in anticipo.
- Non lasciate acceso il cellulare
- Evitate di farvi accompagnare da amici o dai genitori (Chi lo fa, ha buone probabilità di essere considerato immaturo o superficiale)
- Non presentatevi troppo trascurati, ma neanche come se doveste andare a un matrimonio del vostro migliore amico: “in medio stat virtus“
- Non siate troppo formali, ma neanche troppo amichevoli
- Evitate di dichiarare la vostra disponibilità a fare qualsiasi cosa
- Non dite di saper parlare bene una lingua straniera (aspettatevi una richiesta di verifica) Nel caso aveste detto una bugia… immaginatevi che figura!
- Non vantatevi, ma neanche assumete atteggiamenti di eccessiva sottomissione
- Evitate le braccia conserte o posizioni di estrema rilassatezza che potrebbero risultare fittizie.
Dopo il colloquio
Generalmente nel giro di 2 settimane dal colloquio viene data una risposta: questo non sempre avviene; talvolta – nel caso di selezioni molto complesse organizzate su più fasi – la mancanza di esito delinea una non rispondenza con quanto ricercato dall’azienda committente.
Sicuramente avete fatto un’ottima impressione ma non siete la persona che viene ricercata.
Intervista a TeleUnica: occupazione, buoni segnali dal mercato
Segnali di nuovo dinamismo dal mercato del lavoro locale.
Le opportunità non mancano, dice Valerie Schena Ehrenberger, ma resta un problema: incrociare le offerte di lavoro con profili professionali adeguati.
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Oggi su FaiNotizia di Radio Radicale l’intervista di Daniela Sala a Valerie Schena Ehrenberger, Coordinatrice Nazionale del Settore Risorse Umane di Assoconsult, sul funzionamento dei Centri per l’Impiego.